Yuzu

Yuzu

(Citrus junos)

 

Lo Yuzu è un’antica varietà asiatica nata da un incrocio spontaneo della varietà Ichang papeda (Citrus ichangensis) con una qualche forma di mandarino acido.

Il parente Ichang papeda ha dato allo Yuzu la sua particolare rusticità e resistenza al freddo. Esso come anche il genitore può sopportare temperature fino a -12°C anche per periodi prolungati.

Quando il freddo è estremo e perdura la pianta diventa semi-decidua e può perdere le foglie senza che questo vada a influenzare la fioritura primaverile e la fruttificazione dell’annata.

Altri retaggi del papeda sono l’alta spinescenza, l’alto contenuto di semi nel frutto, e la caratteristica forma delle foglie con picciolo pronunciato.

La forma del frutto ricorda quella del mandarino e la buccia è di colore giallo chiaro a maturazione.

Il frutto matura tra settembre e ottobre e si presta bene come sostituto del limone o del lime.

Viene utilizzata soprattutto la scorza che è molto aromatica e si può utilizzare al posto del limone per la realizzazione del limoncello, per la canditura o come spezia in cucina.

Oltre a questo viene utilizzato anche il succo che è contenuto nel frutto in modeste quantità a causa dell’alto numero di semi, ma che ha un piacevole sapore acido (4,5% di acido citrico) e un contenuto di vitamina C tre volte superiore a quello del limone. Ogni frutto contiene circa un cucchiaio di succo.

Il frutto raccolto ha una conservabilità bassa e va consumato rapidamente.

In Asia vi è un larghissimo utilizzo di questo frutto in cucina, per la realizzazione di salse, marmellate, bevande, ecc.
Negli ultimi decenni anche in occidente si è acceso un certo interesse per questo frutto che viene ormai spesso utilizzato nei ristoranti di alta cucina.

In Giappone è usanza fare il bagno del solstizio invernale in vasche d’acqua calda sulla cui superficie galleggiano questi agrumi profumati.


Dato che lo yuzu è stato tradizionalmente propagato da seme nel corso dei secoli si sono create diverse varietà nel continente di origine.
Tra queste troviamo una certa variabilità nella dimensione del frutto, periodo di maturazione, spinosità della pianta e contenuto di semi.

La varietà ‘Togenashi’ si differenzia dallo Yuzu ‘classico’ per una bassa spinosità.
Se nella varietà classica abbiamo spine lunghe sui 6cm su rami vigorosi e sui 3 cm su rami fruttiferi, nella varietà Togenashi le spine sono sui 0-3 cm su rami vigorosi mentre scompaiono quasi totalmente sui rami a crescita normale e sui rami fruttiferi.